Lo stilista fiorentino Roberto Cavalli ha forse sfruttato un emblema sacro del sufismo per promuovere il suo nuovo profumo? E’ quanto affermano alcuni seguaci del movimento mistico dell’Islam, che hanno lanciato una campagne internazionale di protesta.
Secondo l’associazione Sufi Rights, lo stilista ha “semplicemente” fatto ruotare il simbolo della scuola di Sufismo Islamico MTO Shahmaghsoudi, formato da due archi simmetrici collegati al centro, a 90 gradi, e “presentandolo come un morso di serpente, con un’evidente allusione al peccato originale”.
Diverse manifestazioni di protesta si sono già svolte davanti a vari negozi Roberto Cavalli a Dallas, Los Angeles, New York, Washington, Düsseldorf e Londra. Ma ne sono già programmate altre, per esempio a Parigi a fine giugno.
La campagna di protesta, che ha avuto ampio risalto sui social network, con l’hashtag #TakeOffJustLogo (a riecheggiare il marchio Just Cavalli), è condotta dagli studenti della scuola MTO Shahmaghsoudi, che si è sviluppata a seguito della diaspora iraniana e vanta 500.000 membri aderenti in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi anglosassoni e in Germania.
“Essi chiedono il ritiro di tutti i prodotti (soprattutto di flaconi di profumo, ndr.) con il loro emblema”, indica Sufi Rights, che afferma che la richiesta degli studenti non vuole essere “né un ostacolo alla libertà di espressione”, né la rivendicazione di un “diritto alla censura”,
ma bensì il rifiuto che “la sacralità della loro fede ne sia corrotta”.
L’associazione ricorda il “passato sulfureo” di Roberto Cavalli, che nel 2004 aveva posto l’immagine di alcuni dèi indù su dei costumi da bagno, prima di trovarsi costretto a ritirare quei prodotti e a presentare le proprie scuse.
L’emblema scelto dalla stilista per il suo profumo “è un simbolo utilizzato da molto tempo dai sufi; vi è presente il nome di Allah e rappresenta la ricerca spirituale nel sufismo”, spiega all’AFP Farid Benaissa, uno degli animatori del movimento, che non nasconde l’esistenza di un “conflitto di marchi” in tale questione.
Secondo la medesima fonte, MTO Shahmaghsoudi ha anche presentato una denuncia in Gran Bretagna e negli Stati Uniti contro Roberto Cavalli per l’uso improprio del proprio emblema, depositato nel 1982.
Contattato dall’agenzia di stampa francese AFP, l’ufficio stampa parigino di Roberto Cavalli ha fatto sapere che “la maison non vuole parlare di questo argomento”.